Programma elettorale

Proseguire l’impegno per le pari opportunità, le politiche di genere e l’inclusione

Elezione della carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano

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Proseguire l’impegno per le pari opportunità, le politiche di genere e l’inclusione

L’Ateneo dovrà dare continuità al proprio impegno per promuovere culturalmente e attuare praticamente rispetto a tutte le componenti della comunità accademica le pari opportunità, le politiche di genere e l’inclusione. Molto è stato fatto ma molto vi è ancora da fare, nei prossimi anni, in un Ateneo che presenta alcuni dati emblematici di un trend che deve essere invertito.

A mero titolo di esempio, quanto alla componente del personale docente e all’equilibrio di genere nell’organico, basti pensare che in Ateneo secondo l’ultimo bilancio di genere solo il 30,8% dei professori ordinari è rappresentato da donne, a fronte di un dato nazionale del 38,8%. Si tratterà dunque di dare continuità alle attività intraprese e di meglio coordinarle, in una prospettiva di azione che miri non solo a una sensibilizzazione di carattere culturale, ma ad interventi concreti – in termini di miglioramento di dati statistici come quello citato e analoghi, relativi talora anche ai livelli inferiori della carriera accademica e al personale TAB.

Un candidato Rettore giurista non può non impegnarsi per una effettiva attuazione dei diritti e del principio di uguaglianza nell’ambiente universitario, estesa anche al tema dell’inclusione delle persone che per le più diverse ragioni si trovano in condizioni di difficoltà (ad es., fisiche, psichiche, economico-sociali). Pari opportunità, politiche di genere e inclusione non devono essere slogan ma direzioni politiche che si concretizzano in interventi misurabili, in grado di produrre effetti sulle vite delle persone che fanno parte a vario titolo della nostra comunità o che vi entreranno a far parte per effetto delle politiche attuate.

Tra le azioni che si intendono intraprendere:

  • conferire a una prorettrice la delega per le pari opportunità. le politiche di genere e l’inclusione;
  • valorizzare l'Ufficio politiche di genere e le altre iniziative intraprese per garantire la parità di genere (referenti di genere nei dipartimenti, bilancio di genere, da estendere anche ai dipartimenti, osservatori, reti e collaborazioni, iniziative di promozione culturale, ecc.);
  • colmare il divario di genere nelle carriere e valutare l’introduzione di premialità per il genere femminile in determinati bandi interni;
  • agevolare il personale e gli studenti con figli piccoli, anche nella scelta degli orari delle lezioni;
  • considerare il tema degli asili e di possibili convenzioni con il personale anche nella progettazione del campus a MIND e della riorganizzazione di Città-Studi;
  • agevolare il rientro al lavoro dalla maternità;
  • ampliare il monitoraggio sulle diseguaglianze, le discriminazioni e le violenze di genere;
  • organizzare in modo più efficiente le misure di ascolto individuale;
  • prevedere strumenti di prevenzione e tutela successiva;
  • elaborare nuove misure e strategie che aiutino a colmare il divario di genere nelle carriere;
  • ripartire e meglio coordinare – rispetto al contrasto alle diseguaglianze, alle discriminazioni e alla violenza di genere – le competenze tra CUG, Comitato etico, Consigliera di fiducia, Garante degli studenti e dei dottorandi, Sportello di consulenza psicologica per la qualità della vita organizzativa e Sportello ad Alta voce;
  • realizzare una capillare opera di informazione rivolta a studenti, personale TAB e personale docente sui comportamenti vietati o scorretti e su come comportarsi per segnalarli;
  • predisporre strumenti di tutela per le persone che segnalano illeciti o comportamenti scorretti;
  • valorizzare i servizi per gli studenti con disabilità e DSA in tutte le sedi dell’Ateneo;
  • promuovere i servizi di assistenza psicologica;
  • rimuovere le barriere architettoniche ancora esistenti e concepire le nuove sedi dell’Ateneo (a partire dal Campus a MIND) in modo funzionale all’inclusione;
  • favorire l’accesso alla didattica, alla ricerca e ai relativi servizi delle persone disabili o con DSA.
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