Perchè mi candido

Gian Luigi Gatta Candidato alla carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano 2024-2030
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Mi candido per mettere al servizio dell'Università nella quale sono cresciuto, sin da studente, l’esperienza di governo e di amministrazione che ho maturato dentro e fuori l’Ateneo: nella direzione di uno dei nostri dipartimenti, nel Senato Accademico e nelle istituzioni del Paese, quale consigliere di uno dei ministri più in vista del Governo Draghi e quale vice presidente della Scuola Superiore della Magistratura.

Mi candido perché i prossimi sei anni saranno cruciali per il futuro dell’Ateneo, chiamato finalmente e dopo tanto ritardo a realizzare per gli studenti di oggi e di domani progetti di sviluppo unici nella sua centenaria storia, che ridisegneranno il volto di Milano quale città universitaria europea – il nuovo campus a MIND (dove non sono ancora iniziati i lavori, sei anni dopo la delibera sul trasferimento, e il nostro Ateneo deve tornare ad ambire di essere il motore del nuovo Innovation District), la riorganizzazione di Città Studi –; progetti che comportano enormi responsabilità economiche-finanziarie e la soluzione di complesse questioni di carattere giuridico, gestionale, amministrativo e scientifico.

Mi candido perché credo che, proprio nell’anno del centenario, cogliendo l’occasione delle elezioni pe il rinnovo del Rettore l’intera comunità dei docenti, degli studenti e del personale tecnico amministrativo e bibliotecario della Statale debba essere chiamata a un vivace, trasparente, costante, positivo e condiviso confronto per imprimere un nuovo slancio a un rinnovato complessivo progetto scientifico e culturale dell’Ateneo, che coinvolga, assieme alla società civile, la città, l’area metropolitana, la Regione e il Paese intero.

Mi candido perché condivido l’esigenza, diffusa nella nostra comunità, di scrivere un nuovo capitolo della storia del nostro Ateneo, che ha bisogno di voltare pagina inaugurando una nuova stagione con volti nuovi, che non può più permettersi divisioni e ha vitale necessità di unità, senso di appartenenza, merito, trasparenza, dialogo, confronto, condivisione di progetti e responsabilità.

Mi candido perché sono convinto che, per reggere le sfide e la concorrenza con le altre università pubbliche e private, nel contesto locale, nazionale e internazionale, non siano più rinviabili un serio e complessivo processo di semplificazione dei processi decisionali e amministrativi e una drastica eliminazione della burocrazia, cresciuta sempre più negli ultimi anni, che complica la qualità del lavoro dei docenti e del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, peggiorando la qualità della ricerca, della didattica e dei servizi.

Mi candido per un rilancio della ricerca in Ateneo, all’insegna dell'ammodernamento delle strumentazioni, della valorizzazione dell’eccellenza, dell’accesso ai finanziamenti da parte dei più giovani, della trasparenza nell’allocazione delle risorse e della condivisione delle scelte strategiche.

Mi candido per rilanciare il ruolo della nostra medicina universitaria e, con esso, contribuire a migliorare il servizio sanitario milanese e lombardo, oggi in crisi.

Mi candido per favorire un processo di razionalizzazione, innovazione e ammodernamento dell’offerta didattica, anche nel post laurea, che nell’ambito di un Ateneo generalista sappia valorizzare l’interdisciplinarità quale valore aggiunto per la formazione, in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro.

Mi candido per migliorare i servizi, la qualità della vita in Ateneo e le opportunità per gli studenti; per dare risposte alle aspettative di dottorandi, post doc. e ricercatori a tempo determinato, mettendoli nelle migliori condizioni per fare ricerca e proseguire il percorso accademico; per favorire un reclutamento dei docenti improntato in primo luogo al riconoscimento del merito; per migliorare le condizioni di lavoro, serenità e benessere del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, assicurando l'integrazione della retribuzione prevista a livello nazionale, le progressioni economiche orizzontali e le progressioni economiche verticali.

Mi candido per dare nuovo impulso all'internazionalizzazione dell'Ateneo nella didattica e nella ricerca.

Mi candido per rilanciare la Statale nella società civile, perché le attività scientifiche, culturali e di terza missione dell’Ateneo, opportunamente supportate attraverso la comunicazione pubblica, possano avere sempre maggiore diffusione e perché l’Ateneo – anche grazie al nuovo campus a MIND e all’attività dei propri medici e specializzandi, che reggono il servizio sanitario – sia percepito e valorizzato in tutte le possibili sedi come un fondamentale attore della vita sociale della città, della Regione e del Paese.

Mi candido per una Statale che sia luogo di pari opportunità, libero da ogni forma di discriminazione e di violenza e votato alla promozione dei diritti, del rispetto di tutte le persone e della costruzione di una cultura di pace e progresso, scientifico e civile.

Mi candido perché la Statale è ad una svolta, non può vivere adagiata sul suo blasone e ha bisogno dell’impegno di tutte e di tutti – dei docenti, del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, degli studenti e dei dottorandi - per una entusiasmante rifondazione scientifico-culturale che richiede energie intellettuali fresche e una visione responsabile e di alto profilo, che guardi al 2030 e oltre.

Mi candido per tutto questo e altro ancora: per la Statale

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