Programma elettorale
Non solo MIND. Riqualificare Città Studi e le altre sedi dell’Ateneo, migliorare i collegamenti con il polo di Veterinaria a Lodi
Elezione della carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano
Non solo MIND. Riqualificare Città Studi e le altre sedi dell’Ateneo, migliorare i collegamenti con il polo di Veterinaria a Lodi
L’innovazione della Statale – la sua capacità di attirare studenti, ricercatori e personale TAB – non passa solo da MIND. Un Ateneo generalista non può pensare di concentrare le proprie energie e risorse, nei prossimi anni, solo su MIND e sui dipartimenti che andranno a MIND. Per quanto il progetto del nuovo campus possa produrre a cascata effetti positivi su tutte le aree dell’Ateneo, ciò significherebbe trascurare due terzi dei dipartimenti, afferenti ad aree diverse.
La Statale non è e non sarà solo MIND. Il trasferimento nel nuovo campus della maggior parte dei dipartimenti di Città Studi – con l’esclusione di quelli di Matematica e di Informatica e dell’Istituto di Medicina Legale, che resteranno nelle attuali sedi – comporta una riorganizzazione complessiva dell’Ateneo, che dovrà essere gestita secondo criteri di trasparenza, informazione, funzionalità rispetto alle esigenze scientifiche, didattiche e di ricerca, sostenibilità energetica e finanziaria, ascolto delle esigenze, condivisione delle decisioni con il personale. Il progetto che il prossimo Rettore dovrà gestire – perché avviato dall’attuale governance – prevede:
- il trasferimento da via Noto a Città Studi del Dipartimento di Beni culturali e ambientali, che costituirà nella nuova sede un polo umanistico;
- il trasferimento dei tre dipartimenti della Facoltà di Scienze Politiche da via Conservatorio a Città Studi, dove costituiranno un polo delle scienze economiche e sociali;
- il trasferimento del Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dalla sede di Sesto San Giovanni a quella di via Conservatorio (conservando altresì quella di Piazza Sant’Alessandro);
- la gestione da parte dell’Ateneo del centro sportivo SAINI, riqualificato, aperto alla cittadinanza e al personale di UNIMI e destinato a ospitare la Scuola di Scienze Motorie in un nuovo polo per la salute, il benessere, lo sport e la prevenzione.
Dovranno inoltre essere avviati progetti volti a concepire nuovi o rinnovati spazi per la didattica in sedi che si trovano ormai da anni in una situazione di grave carenza di spazi:
- il polo didattico centrale di Medicina, valutando con il Policlinico la possibilità di destinare al settore didattico un’area in via Pace (il nuovo edificio del Policlinico, purtroppo, è stato concepito senza aule per la didattica);
- la sede di via Festa del Perdono, valutando assieme alle facoltà di Studi umanistici e di Giurisprudenza la riassegnazione di alcuni spazi oggi assegnati in via Festa del Perdono al Dipartimento di Beni culturali e Ambientali e la disponibilità di ulteriori spazi in via Mercalli, oltre alla possibilità di conservare per iniziative seminariali e convegnistiche il contratto di locazione per la Sala Napoleonica di Via S. Antonio.
Ulteriori progetti, da sviluppare o avviare, riguardano poi il polo di Veterinaria a Lodi, che risolvendo annosi problemi deve essere meglio collegato alla rete di trasporti e sostenuto da un nuovo sistema di residenze e foresterie; la valorizzazione dell’Istituto di Medicina Legale nella direzione di un polo delle scienze forensi, il polo didattico di Unimont a Edolo (BS) e, quanto a Scienze Motorie, il nuovo centro studi per le attività fisiche in montagna a Sondalo (SO).
La gestione della complessità di questi progetti suggerisce come si è detto di istituire un prorettore con delega alla gestione del patrimonio immobiliare e alla rigenerazione energetica ad esso connessa; un prorettore che, in sinergia con quello delegato al progetto MIND e ai prorettori per la ricerca, la didattica e la terza missione, possa coordinare il trasferimento delle sedi avvalendosi, quando opportuno, di consulenti esterni, quali degli ingegneri gestionali.
Il processo relativo al trasferimento, sul piano del metodo, dovrà essere per il personale TAB e per il personale docente analogo a quello relativo ai dipartimenti destinati a MIND: trasparenza, informazione, ascolto, confronto e condivisione il più possibile estesa delle decisioni. Sarà anche in questo caso importante assicurare un parallelo e funzionale trasferimento, contestuale, della didattica e della ricerca, limitando il più possibile gli inevitabili disagi per tutta la comunità accademica coinvolta.
Dovrà prestarsi particolare attenzione, come nel progetto MIND, a concepire i diversi poli dell’Ateneo non come un mero dato logistico/topografico, ma come poli didattici, scientifici e per la terza missione, ben identificabili all’interno e all’esterno della comunità accademica.
La Statale non si sviluppa sul territorio a caso, insomma, ma secondo un determinato progetto formativo, scientifico e culturale. A Città Studi, ad esempio, conviveranno tre diversi poli: uno scientifico (Matematica e Informatica), uno umanistico (Beni culturali e ambientali) e uno socio-economico (Scienze Politiche). Parlare solo di un nuovo polo umanistico a Città Studi (come si legge oggi sul sito internet del nostro Ateneo) è riduttivo e fuorviante. Questo il messaggio da veicolare, anche per rendere più attrattivo l’Ateneo per studenti, ricercatori e personale TAB.