Programma elettorale
Favorire la coesione della comunità accademica
Elezione della carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano
Favorire la coesione della comunità accademica
Le sfide che attendono l’Ateneo richiedono oggi più che mai competenza, impegno, responsabilità, capacità di ascolto, trasparenza e condivisione, mettendo da parte divisioni, contrapposizioni e personalismi che sfaldano la necessaria coesione di una comunità come quella accademica, il cui valore sta proprio nell’essere, sentirsi e apparire all’esterno come tale.
Guardare al passato significa non avere visione sul futuro, che è già cominciato: un futuro nel quale l’Ateneo deve rilanciarsi, innovandosi e intercettando i bisogni delle nuove generazioni e della società che l’università, forte della sua tradizione, del suo prestigio e delle sue competenze, può e deve contribuire a costruire, come fondamentale attore istituzionale, protagonista della formazione e del progresso scientifico, economico, sociale e culturale del Paese.
Le elezioni per il rinnovo del Rettore rappresentano per la comunità accademica, un momento di particolare significato e valore; un momento di bilanci e di confronto su programmi, visioni, temi, problemi e linee di sviluppo di progetti formativi, scientifici e culturali.
Ciò è ancora più vero quest’anno per almeno tre ragioni. Anzitutto, perché ricorre il centenario della fondazione del nostro Ateneo. In secondo luogo, perché il prossimo mandato del Rettore sarà fondamentale per la realizzazione del nuovo campus a MIND, rispettando gli impegni già presi dagli organi accademici e cogliendo un’occasione unica di innovazione per l’area scientifica e le infrastrutture tecnologiche dell’Ateneo. Infine, perché il rapido sviluppo socio-economico di Milano, ripreso dopo la drammatica parentesi della pandemia, impone a un grande Ateneo pubblico italiano ed europeo come il nostro di innovarsi per stare al passo con un territorio tanto vivo e competitivo, ricco di opportunità ma sempre più problematico per il crescente costo della vita, ormai improponibile per la maggior parte degli studenti e del personale.
Il punto è allora questo: senza la coesione della comunità – intesa come spirito e metodo di lavoro – non sarà possibile realizzare progetti ed obiettivi per il rilancio della Statale. Per questo mi impegnerò come Rettore, nei fatti prima che nelle parole, a garantire la coesione della comunità – in tutte le sue componenti – e a testimoniarla anche di persona, con una costante presenza nei diversi dipartimenti e nelle diverse sedi dell’Ateneo, come anche nei tavoli di lavoro aperti con i rappresentanti del personale TAB e con gli studenti.