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Ripensare i corsi di dottorato e sostenere la didattica nel post laurea (master, corsi di perfezionamento, scuole dis pecializzazione)
Elezione della carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano
Ripensare i corsi di dottorato e sostenere la didattica nel post laurea (master, corsi di perfezionamento, scuole dis pecializzazione)
Per il dottorato di ricerca e la didattica nel post laurea valgono in parte considerazioni analoghe a quelle svolte per la didattica di primo livello. Ciò è vero, in particolare, per quanto riguarda la necessità di una semplificazione e riduzione della burocrazia, nei limiti di quanto dipende da regole interne all’Ateneo, e per l’esigenza di migliorare il supporto nella gestione amministrativa, oggi in molti casi inadeguato anche in ragione della carenza di personale.
Nel 2023 è stata istituita la Scuola di Dottorato dell’Ateneo come struttura di indirizzo, coordinamento, organizzazione e monitoraggio dei corsi di dottorato. Dovrà pertanto essere assicurato alla Scuola un pieno sostegno nella gestione amministrativa e un continuo raccordo con gli organi dell’Ateneo. Un bilancio sull’esperienza della Scuola potrà essere fatto solo dopo i primi anni del suo funzionamento. In questa fase si tratterà di supportarla e di creare occasioni di ascolto, confronto e condivisione delle problematiche e delle esigenze dei diversi corsi attivi.
Sotto il profilo delle scelte strategiche, nei prossimi anni sarà opportuno stimolare un processo di complessiva razionalizzazione dell’offerta formativa (anche i corsi di dottorato, per lo più, si sono da noi sviluppati per progressiva addizione), puntando sulla qualità e sull’attrattività. A tale ultimo proposito, il possibile incremento delle borse di dottorato e del relativo importo – problematico in rapporto al costo della vita in una città come Milano – dovrà essere valutato in rapporto a scelte correlate (numerosità delle borse e ammontare dell’importo) e alle possibilità di individuare nuove e maggiori forme di finanziamento pubblico o privato, anche mutuando esperienze di altri atenei.
Il dottorato dovrà essere ripensato tenendo conto di un ritorno alla normalità, nel post PNRR, e di una formazione di alto livello sempre più orientata in termini professionalizzanti. Nella maggior parte dei casi lo sbocco del dottorato è l’ingresso nel mondo del lavoro o delle professioni. Il tasso di occupazione ad un anno dal titolo dei PhD, per UNIMI, si mantiene negli ultimi cinque a.a. a livelli prossimi al 90%, leggermente superiore alla media degli atenei presenti in Almalaurea. L’occupabilità dei PhD di UNIMI è leggermente superiore alla media italiana nell’area delle scienze della vita e di base, mentre risulta leggermente inferiore per le scienze economiche, giuridiche e sociali ed umane. Incentivare i dottorati industriali è in linea con questa realtà e con l’esigenza di trovare forme di cofinanziamento delle borse. Ciò non toglie, d’altra parte, che l’Ateneo debba garantire l’accesso al dottorato che per chi intende avviarsi alla ricerca e alla carriera universitaria.
La didattica dovrà tenere conto dei diversi percorsi e orizzonti formativi dei dottorandi. Sarà importante uno sforzo teso alla semplificazione delle regole interne e alla flessibilità, come nel caso delle ore dedicate alle c.d competenze trasversali, che potrebbero essere ridotte e concepite come comuni ad aree scientifiche più omogenee e circoscritte.
Quale coordinatore scientifico di un corso di perfezionamento post laurea, sono consapevole della necessità di semplificare le procedure di attivazione e gestione e di fornire ai coordinatori, anche e ancor più dei master, l’indispensabile supporto amministrativo.
La carenza di personale di supporto, di spazi per la didattica e di una adeguata pubblicità dell’offerta, spesso rimessa all’iniziativa dei singoli coordinatori senza una politica e un approccio comunicativo omogeneo, rappresentano alcune delle criticità da superare. Sarà pertanto costituito un tavolo di confronto tra il prorettore alla didattica e i coordinatori dei master e dei corsi di perfezionamento, volto a individuare i principali aspetti problematici e a programmare gli interventi necessari per migliorare l’offerta formativa e la qualità della didattica nel post laurea che in alcune aree rappresenta una realtà di particolare rilievo e in altre ha notevoli potenzialità di sviluppo, interessanti anche per la possibilità di utilizzare le risorse per il finanziamento della ricerca (borse, assegni e contratti).