Programma elettorale
Investire sulla comunicazione
Elezione della carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano
Investire sulla comunicazione
Viviamo in una società connessa, in cui siamo raggiungibili ovunque e in qualsiasi momento attraverso i più diversi canali di comunicazione; una società in cui è quasi più importante comunicare più che fare. Una Università come la nostra, che sa fare bene tante cose – didattica, ricerca, terza missione – deve essere in grado di comunicare meglio ciò che fa. La comunicazione è strategicamente importante in una duplice direzione: interna ed esterna.
La comunicazione interna all’Ateneo serve a far circolare le informazioni più diverse all’interno dell’intera comunità accademica o di sue componenti: gli studenti, il personale docente, il personal TAB. È funzionale non solo alla promozione di attività formative, culturali, scientifiche, amministrative, di servizio, ecc., ma al più nobile obiettivo di costruire un senso di appartenenza alla comunità e di viverla con pienezza e consapevolezza. Molto è stato fatto ma molto ancora può e deve essere fatto, investendo sull’ufficio comunicazione a partire dall’organico, oggi ridotto a sole tre persone e quindi molto inferiore a quello di altri atenei pubblici. La poca conoscenza del progetto del campus MIND e del progetto di riorganizzazione dell’area di Città-Studi, che mediamente ha il personale dei dipartimenti non interessati al trasferimento, come quelli di via Festa del Perdono, è la cartina di tornasole della mancanza di comunicazione e di condivisione delle decisioni più rilevanti per l’Ateneo. Progetti di tale portata, e altri ancora, dovranno essere comunicati in modo chiaro e trasparente all’intera comunità, attraverso eventi pubblici organizzati in Aula magna. La Statale deve periodicamente chiamare a raccolta la comunità per presentare le proprie iniziative: i progetti di riorganizzazione, i risultati della propria ricerca, e così via.
Di rilievo fondamentale è poi la comunicazione esterna: saper comunicare le iniziative per la didattica (l’attivazione di nuovi corsi di laurea, di dottorato, di master, di corsi di perfezionamento ecc.), i progetti e risultati della ricerca, le attività di terza missione e, ancor prima, i progetti di innovazione dell’Ateneo (da MIND a Città-Studi) è indispensabile per valorizzare le iniziative e per migliorare la nostra attrattività sul piano nazionale e internazionale.
Sarà altresì importante ripristinare l’invio della rassegna stampa al personale, almeno relativamente alle notizie che riguardano UNIMI, come avviene presso altre amministrazioni pubbliche e presso altri atenei. La rassegna dovrà essere anche inviata ai responsabili della redazione dei siti internet dei dipartimenti, in modo da poter rilanciare le notizie pertinenti alla singola struttura, nonché ai referenti per la terza missione.
L’individuazione dei diversi canali di comunicazione interna ed esterna, nonché l’impostazione delle strategie di comunicazione, relative alle attività dell’Ateneo nel suo complesso e dei singoli dipartimenti, sarà demandata a un prorettore appositamente delegato, che si interfaccerà in modo continuo, tra l’altro, con un tavolo di referenti dipartimentali per la comunicazione.