Programma elettorale
Ideare nuove politiche di bilancio, programmazione economica e fundraising
Elezione della carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano
Ideare nuove politiche di bilancio, programmazione economica e fundraising
Il bilancio costituisce la pietra miliare sulla quale costruire le politiche di sviluppo dell’Ateneo ed è più che mai centrale in un contesto di elevata e complessa progettualità e di riorganizzazione delle sedi dell’Ateneo, con significative ricadute economiche che richiedono strategie, programmazione, controlli e trasparenza. È evidente che la scarsità delle risorse finanziarie richiede un più accorto esame degli utilizzi, nonché di tutte quelle misure che possono aumentare le entrate.
Una semplice fotografia del bilancio preventivo per il 2024 dà immediatamente modo di comprendere le condizioni di partenza. Le capacità di investimento ordinarie sono profondamente vincolate: nel 2023 e nel 2024 la spesa complessiva si è assestata poco sotto i 12 €/mil. Gli investimenti straordinari riguardano i progetti Campus Mind-Città Studi, per i quali dovranno essere appositamente realizzate le cessioni di parte degli immobili che non saranno più utilizzati, ma soprattutto dovranno essere trovati spazi di spesa nell’ordine dei 30€/mln, per la gestione ordinaria del Campus MIND a regime.
Il conto economico manda a sua volta segnali molto chiari. Dopo l’esercizio 2023, chiuso con una perdita di circa 20€/mln, a causa soprattutto dell’aumento dei costi dell’energia, il preventivo per il 2024 prevede una chiusura pressoché in pareggio. Ciò implica che tutti gli incrementi del FFO non vincolato e degli altri proventi, comunque aumentati di circa 50€/mln, siano assorbiti in prevalenza dai costi del personale, in particolare quello docente e dal costo di sostegno per gli studenti, da intendersi come borse per i dottorati e gli specializzandi. I costi sostenuti per le contribuzioni per il diritto allo studio e i costi generali di gestione si rivelano quelli più stabili, soprattutto in ragione della significativa diminuzione del costo dell’energia (10€/mln.). Ciò limita la capacità di spesa per la gestione operativa delle infrastrutture e impone di porre un’attenzione particolare per la rigenerazione energetica degli immobili che rimarranno funzionali ad Unimi.
Un serio e responsabile programma elettorale, dunque, non può non essere consapevole del quadro di bilancio e prevedere linee di indirizzo politico così compendiabili:
- trasparenza e controlli, anche in forma di controllo di gestione;
- attento monitoraggio della realizzazione del progetto Campus Mind-Città Studi, per ottimizzare gli investimenti e garantire gli equilibri economici di bilancio;
- continuità del progetto di revisione organizzativa per identificare possibili recuperi di efficienza sulla struttura operativa attuale;
- consolidamento della gestione del patrimonio immobiliare per ottimizzare la capacità ricettiva delle strutture;
- avvio di un progetto di rigenerazione energetica per recuperare, attraverso il miglioramento funzionale e l’ottimizzazione contrattuale le forniture energetiche;
- sviluppo delle attività di fundraising, incentivo delle attività per conto terzi, del trasferimento tecnologico e dei progetti di terza missione;
- intensificazione del confronto istituzionale sia in ambito MUR che Regione Lombardia, per incrementare il FFO libero e vincolato e i fondi per il diritto allo studio;
- garanzia di conservazione e incremento del fondo comune per il personale TAB;
- riesame dell’offerta didattica per la piena valorizzazione del potenziale di attrazione di nuovi iscritti.
Nel rispetto delle competenze funzionali del D.G. e della direzione generale, si prevede, come nell’esperienza di altri atenei pubblici, l’istituzione di un prorettore per il bilancio, la programmazione economica e il fundraising. L’obiettivo è di affiancare la direzione generale e il Rettore nell’ideazione e nella gestione di interventi che richiederanno scelte politiche e strategiche innovative nonché rilevanti rapporti istituzionali. Per il bilancio vale più che mai l’idea per cui non è sufficiente “conoscere la macchina” di UNIMI: bisognerà “saperla guidare” con competenza, ingegno, entusiasmo e responsabilità verso strade nuove. Proprio come seppe fare il nostro fondatore Luigi Mangiagalli, un secolo fa, recuperando i finanziamenti necessari per la costituzione della Statale.