Programma elettorale

Il Direttore generale

Elezione della carica di Rettore dell’Università degli Studi di Milano

VAI AL VIDEO

Il Direttore generale

Il prossimo Rettore, subito dopo la nomina, sarà chiamato a proporre al Consiglio di Amministrazione e al Senato Accademico la nomina di un nuovo Direttore Generale. Il mandato dell’attuale D.G. scade, infatti, assieme a quello dell’attuale Rettore. Si tratta di una delle scelte più rilevanti e impattanti sulla vita dell’Ateneo e delle persone, avendo per Statuto il D.G. la responsabilità della complessiva gestione economico-finanziaria, dell’organizzazione dei processi e dei servizi amministrativi e tecnici, delle risorse strumentali e patrimoniali e del personale T.A.B. dell’Ateneo.

Nei prossimi anni dovranno essere realizzati progetti di straordinaria complessità – a partire dal campus a MIND – e dovrà procedersi a una complessiva semplificazione dell’amministrazione e dei processi.

Il profilo del D.G. deve pertanto essere quello di un dirigente di alto livello, con comprovate significative competenze ed esperienze nella gestione di amministrazioni complesse, maturate nel settore pubblico e preferibilmente nell’ambito della formazione e della ricerca universitaria.

Dopo l’esperienza di un D.G. interno, cui si devono tra l’altro la riorganizzazione delle divisioni e l’aumento del numero dei dirigenti – realizzato nella fase finale del mandato – è ora opportuno che il ruolo del D.G. sia coperto da una persona esterna all’Amministrazione, che non abbia, nel bene o nel male, pregressi rapporti personali con i dirigenti e con il personale T.A.B. maturati in Ateneo e che possa pertanto compiere le proprie scelte senza alcun possibile condizionamento.

Sono convinto che il personale abbia bisogno, quanto mai, di lavorare in un ambiente sereno e collaborativo, nel quale possano essere riconosciute e valorizzate le professionalità di ciascuno; un ambiente che, a mio parere, potrà essere assicurato con maggiore facilità da un elemento di novità e di discontinuità, rappresentato da un D.G. esterno all’Amministrazione.

Per individuare la persona del D.G. il metodo sarà quello di una ricerca di disponibilità fondata sul merito e sulla competenza, sulla condivisione delle presenti linee programmatiche, sulla piena sintonia e sinergia con il Rettore, sulla capacità di entrare a far parte in modo empatico di una comunità articolata e complessa come quella accademica, che richiede di essere ascoltata rispetto alle proprie esigenze e coinvolta nelle decisioni, mai imposte e sempre condivise con serenità e rispetto – anche nei rapporti con le organizzazioni sindacali – e comunicate in modo chiaro e trasparente.

Il D.G. dovrà lavorare in squadra con i nostri dirigenti, favorendone il confronto e il coordinamento; dovrà altresì prestare particolare attenzione all’ascolto e al coordinamento dei responsabili amministrativi dei dipartimenti e programmare visite periodiche nei consigli di dipartimento, anche da parte dei dirigenti.

SEGUIMI SU